Digitalizzazione dei documenti cartacei: lo stato dell’arte

Digitalizzazione dei documenti cartacei: lo stato dell'arte

La digitalizzazione è un processo che ormai ha investito ogni settore della nostra società, del nostro vivere quotidiano. Non stupisce, allora, che certi strumenti software abbiano raggiunto un elevato livello di sofisticatezza, e che siano in grado di svolgere azioni e compiti che qualche anno addietro erano difficili da immaginare. Ne è un esempio ciò che possibile fare, oggi, nell’ambito della digitalizzazione dei documenti cartacei. Come è possibile questo processo e qual è lo stato dell’arte, oggi?

I problemi passati della digitalizzazione

Chiunque abbia iniziato a usare i computer prima dell’ultimo decennio del secolo scorso, si sarà trovato, almeno una volta, a dover affrontare il problema della digitalizzazione di un documento cartaceo, al fine di portare su schermo le informazioni in esso contenute, per una gestione più snella e una modifica decisamente più rapida. Se la tecnologia scanner ha dimostrato fin da subito di poter svolgere il lavoro in maniera sufficientemente adeguata, lo stesso non si può dire per la trasformazione di semplici segni grafici nel loro corrispettivo digitale.

Ciò che comunemente accadeva, era la presenza di palesi errori di comprensione da parte della macchina nel realizzare la conversione da analogico a digitale, perchè in fondo di questo si trattava. Ecco allora pagine e pagine composte a schermo da sequenze lunghissime di strani simboli, giustapposti tra di loro senza soluzione di continuità.

Errate digitalizzazioni: le responsabilità del software

Il motivo di tali difficoltà, come abbiamo accennato, non andava cercato nell’impianto hardware, che aveva dimostrato fin da subito di saper trasferire il supporto cartaceo sul monitor del computer. Il problema, in effetti, era da ricercare in un equipaggiamento software piuttosto rudimentale che dimostrava di saper lavorare con precisione soltanto di fronte a documenti cartacei privi di sbavature, segni ambigui o semplicemente stampati in maniera meno precisa.

Dei semplici fogli con una stampa leggermente sbiadita, o perfino una lampada dello scanner non particolarmente luminosa, potevano compromettere del tutto la trasformazione in digitale.

Digitalizzare i documenti oggi

La situazione attuale appare decisamente diversa. Nel corso degli ultimi venti anni, non solo sono stati compiuti dei passi da gigante nell’ambito dell’infrastruttura hardware ma ancora di più si è fatto in termini di sviluppo di software talmente sofisticati da aver introdotto nuovi concetti, come quello della lettura ottica, che hanno aperto scenari del tutto inediti. La maggior parte dei problemi di conversione dal supporto cartaceo a quello digitale, oggi sono del tutto superati al punto che oggi la sfida è diventata quella di riuscire ad automatizzare in tempo reale i processi di lettura e digitalizzazione.

Lettura e conversione in tempo reale di documenti cartacei

La lettura ottica, dicevamo, è la grande novità dei nostri giorni. E rappresenta, a ben vedere, un progresso tecnologico imprescindibile, per due ordini di motivi:

1) In passato si parlava di conversione perchè si trattava di trasferire in digitale documenti scritti perlopiù a mano o battuti a macchina;

2) Oggi i documenti, la quasi totalità, sono scritti e stampati tramite un computer. La loro conversione è un processo semplice, per questo è diventato importante saperli leggere più che convertire.

Cosa vuol dire sapere leggere un documento attraverso il computer? Approfondendo il tema sulle pagine di www.softwareletturaottica.it si capisce che lettura informatica vuol dire poter disporre di un computer che grazie a un software specifico è in grado di individuare su un foglio stampato le informazioni o i dati che ha interesse a ricercare. Questo processo è reso possibile da nuovi software, dicevamo, che si dicono di lettura ottica, ovvero come se un computer fosse in grado di leggere dei documenti esattamente con le medesime capacità di un essere umano, individuando autonomamente le informazioni d’interesse, da trasferire poi su supporto digitale per l’editing.

Futuristico? Tutt’altro, oggi è semplice realtà, una rivoluzione magari, ma certamente reale.